Il Consiglio Episcopale della Diocesi di Roma ha inviato una nota teologica sulle celebrazioni pasquali a tutti i parroci della capitale.
Il documento, riportato di seguito, riprende le indicazioni pastorali della lettera circolare Paschalis sollemnitatis pubblicata nel 1988 dalla Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei sacramenti, e punta un focus sulla centralità della Parrocchia, porzione di gregge del Signore che manifesta la Chiesa nella realtà territoriale.
Come scrisse San Giovanni Paolo II nell’Esortazione apostolica post-sinodale sulla vocazione e missione dei laici nella Chiesa e nel mondo Christifideles laici:
La comunione ecclesiale, pur avendo sempre una dimensione universale, trova la sua espressione più immediata e visibile nella parrocchia: essa è l’ultima localizzazione della Chiesa, è in un certo senso la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie (n.26).
Nella nota anche importanti indicazioni per i movimenti, con Statuto approvato dall’autorià ecclesiastica, che a motivo del cammini formativo o catechetico, oppure in caso di un’assemblea troppo numerosa, con il permesso del parroco possono celebrare la Veglia Pasquale anche in altri luoghi idonei al culto (cfr. lettera f).
Fonte: Diocesi di Roma