Il Cammino Neocatecumenale ha potuto acquistare uno spazio sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme.
Il terreno di poco più di mezzo ettaro sul Monte degli Ulivi, a Gerusalemme, è un luogo sacro per essere stato testimone di momenti biblici importanti nella vita di Gesù.
La Fondazione Cattolica Domus Jerusalem, ha acquisito questo terreno e lo ha donato al Cammino Neocatecumenale per mettere in atto un nuovo progetto di centro internazionale e missionario in Terra Santa, seguendo il modello della Domus Galilaeae.
Il lotto di terra faceva parte dei beni in liquidazione della Fondazione Monte Tabor di don Luigi Verzé (1920-2011), il creatore dell’Ospedale San Raffaele, e la compravendita è avvenuta tramite asta a Milano.
Domus Gerusalemme nascerà con l’intenzione di creare un nuovo centro di ritiro e centro ecumenico nella città santa di Gerusalemme, per ricevere pellegrini da tutto il mondo, basandosi sull’esperienza già acquisita con la Domus Galilaeae sul Monte delle Beatitudini, gestita dal Cammino Neocatecumenale e che è in più un seminario Redemptoris Mater.
I benefattori
Il progetto a Gerusalemme ha avuto numerosi benefattori come il cardinale Sean O ‘ Malley di Boston, il cardinale Antonio Rouco di Madrid e il cardinale Christoph Schönborn di Vienna.
Negli ultimi anni sono state raccolte donazioni per il progetto, ma mancava un terreno dove costruirlo fino a quando l’occasione non è nata con la vendita di questa particella in una delle zone più emblematiche per i cristiani.
In questo modo, il Cammino Neocatecumenale dopo aver compiuto 50 anni, potrà contare su un altro centro Terra Santa. Il progetto includel una casa di ritiro dei pellegrini, una biblioteca e una chiesa a Gerusalemme.
Il progetto della Domus Jerusalem
Secondo il sito web del progetto, l’investimento necessario per costruire la Domus Jerusalem è stimato in 35 milioni di dollari. L’autore del progetto architettonico, che è lo stesso Kiko Arguello, intende trarre ispirazione dal modello della Domus Galilaeae. Questo centro internazionale dall’architettura futuristica sorge sulle colline che fanno da cornice settentrionale al Lago di Tiberiade. Con i molti rimandi simbolici della sua struttura ha cominciato ad emergere dal nulla nel 1999, per diventare un centro di formazione, di conferenze, di studio e di ritiri spirituali. Il centro arriva ad ospitare oltre 20 mila pellegrini ogni anno. Visitandolo nel 2000, durante il suo pellegrinaggio in Terra Santa, san Giovanni Paolo II espresse l’auspico che la Domus Galilaeae potesse diventare un luogo di dialogo interreligioso.