Kiko Arguello negli ultimi anni ha raccontato un evento della propria vita che ha ispirato la nascita del Cammino Neocatecumenale.
Nel giorno dell’Immacolata di sessanta anni fa, a Madrid in via Blasco de Garay, la Vergine appariva a un ragazzo di vent’anni chiamato Francisco Argüello per ispirare la nascita del Cammino Neocatecumenale.
L’Immacolata Concezione ha una profonda relazione con la Spagna, al punto che è patrona del paese iberico. Furono infatti i cattolici spagnoli, che da secoli celebrano questa festa, ad avere un ruolo fondamentale nel processo che portò la Chiesa al riconoscimento e alla definizione ufficiale del dogma avvenuta nel 1854.
Questa relazione tra l’Immacolata e la Spagna si è manifestata in molti modi; tra questi c’è il ruolo fondamentale che l’Immacolata ha avuto nella nascita del Cammino Neocatecumenale, una delle realtà ecclesiali più potenti del cattolicesimo odierno, nato proprio in Spagna tra i poveri delle periferie di Madrid negli anni sessanta.
Gli iniziatori del Cammino Neocatecumenale, Kiko Arguello e Carmen Hernández (1930-2016), hanno sempre riconosciuto un ruolo di primo piano alla Vergine Maria nella vita di questa realtà ecclesiale affermando in molte occasioni che fu Lei a “ispirare” il Cammino. Di fatto, tutte le loro celebrazioni, sono “presiedute” da una immagine della Vergine Maria.
La visione della Vergine
Tuttavia quando Kiko Arguello parla dell’Immacolata come “ispirazione” del Cammino Neocatecumenale si riferisce concretamente a una visione della Vergine che lui stesso ebbe nel 1959, precisamente l’8 dicembre, solennità dell’Immacolata di 60 anni fa. Questo fatto straordinario avvenne quando Kiko aveva appena 20 anni nella sua camera, in casa dei genitori in via Blasco de Garay di Madrid. Lo stesso Kiko ha raccontato qualche giorno fa quell’avvenimento che avrebbe nel tempo influito sulla vita di milioni di persone che nei decenni successivi si incontrarono con Cristo e con sua Madre la Vergine Maria, attraverso il Cammino Neocatecumenale.
Durante una convivenza celebrata in Spagna nel mese di novembre, l’iniziatore del Cammino ha raccontato i dettagli di quella visione. Erano le tre del pomeriggio dell’8 dicembre del 1959. «Dopo aver mangiato sentì che dovevo andare in camera a pregare. Andai in camera e mi misi in ginocchio sul letto. Improvvisamente la Vergine Maria era dietro di me col bambino e disse questa frase: “Bisogna fare comunità cristiane come la Sacra Famiglia di Nazareth, che vivano in umiltà, semplicità e lode; l’altro è Cristo”. E rimase in silenzio»
«Non merito questa apparizione»
«Questo – ha raccontato Kiko Arguello – ci crediate o no, è quello che è successo realmente. La Vergine è scesa dal cielo con suo Figlio per farsi presente nella mia stanza. Io non merito questa apparizione della Vergine, ma lei lo ha fatto». La verità è che a sessanta anni da quelle parole di Maria, oggi ci sono più di 21mila comunità sparse per più di 130 paesi; comunità che vanno dalle 30 alle 60 persone ognuna.
Nel 1959 Kiko Arguello aveva vinto un Premio Nazionale di Pittura e durante i suoi studi universitari aveva affrontato i momenti di agitazione che lo avevano allontanato da Dio. «Mi allontanai sempre di più dalla Chiesa fino ad abbandonarla del tutto. Ero entrato in una crisi esistenziale profonda cercando il senso della mia vita. Nell’Accademia di Belle Arti ho fatto teatro, ho conosciuto il teatro di Sartre e militato in quella linea atea. Mi dedicai a dipingere, a fare esposizioni… Dio permise che io facessi un’esperienza di ateismo, chiamiamola una kenosis, una discesa profonda nell’inferno della mia esistenza, un’esistenza senza Dio».
Il momento in cui capì il messaggio della Vergine
Nel mezzo di quella profonda crisi causata dal non-senso della vita, Kiko racconta di essere entrato in quella stessa stanza… «Mi misi a urlare verso questo Dio dicendogli que non lo conoscevo. Gli urlavo: “Aiutami! Non so chi sei!”. In quel momento Dio ebbe pietà di me, ebbi un’esperienza profonda di incontro col Signore che mi commosse estremamente. Ricordo che piangevo amaramente, mi uscivano le lacrime, a fiumi». In quel momento Kiko cominciò a cambiare vita.
Fu in questo contesto di ricerca e ritorno alla fede che la Vergine gli chiese di formare piccole comunità cristiane. Kiko stesso riconosce che in quel momento non capiva cosa voleva dire Maria con quelle parole. Pochi anni dopo, scandalizzato dalla sofferenza degli innocenti, decise di andare a vivere coi poveri nelle baracche di Palomeras Altas de Vallecas portando con sé la bibbia e la chitarra. Lì, dove lui si proponeva di stare ai piedi della croce in “adorazione” davanti ai sofferenti, iniziarono ad acquistare senso le parole della Vergine. Tra i più poveri dei poveri della Spagna nacquero queste comunità che sarebbero diventate germe del Cammino Neocatecumenale. Le parole della Vergine giungevano a compimento.
Il Santissimo nascosto durante la Guerra Civile
C’è un dettaglio poco conosciuto su questa esperienza di Kiko Arguello con la Vergine che vale la pena raccontare. Durante la guerra civile spagnola, quando quella casa non apparteneva ancora alla famiglia Argüello, il Santissimo Sacramento fu nascosto durante tutto il conflitto in quella che sarebbe stata la camera da letto di Kiko e il luogo dell’apparizione della Vergine.
Davanti al timore che le milizie anticlericali socialiste profanassero l’Eucaristia della Chiesa del quartiere tenuta dai gesuiti, i sacerdoti e la famiglia che abitava in quel palazzo decisero che il Santissimo Sacramento venisse esposto in segreto in quella stanza. E così avvenne fino alla fine della guerra, venti anni prima che in quel piccolo ambiente – non più di sei metri quadrati – avvenisse l’ispirazione di una realtà che porterà alla Chiesa e a Dio molte anime.
Per ricordare quel momento dell’8 dicembre 1959, Kiko Argüello dipinse nel 1973 un icona che rappresenta la Vergine Maria e il bambino Gesù e aggiunse la frase che sentì dalla Madonna: “Bisogna fare comunità cristiane come la Sacra Famiglia di Nazareth, che vivano in umiltà, semplicità e lode; l’altro è Cristo”. L’icona originale, dipinta nello stile orientale, è attualmente esposta in una cappella laterale della Cattedrale di Almudena di Madrid ed è oggi una delle immagini mariane più conosciute al mondo, presente in decine di migliaia di case e di parrocchie dei cinque continenti.
Nel suo annuncio di Avvento, Kiko ha sottolineato il ruolo di mediazione della Vergine come un aiuto fondamentale per arrivare a Cristo ed amarlo come conviene: «Amare Cristo è l’unica verità. Amate Cristo, amate Cristo, il resto è verità! E se improvvisamente ti rendi conto che non hai amore a Cristo, questa stessa notte chiama la Vergine Maria e prega un mistero del rosario, o diciassette, o quanti ne vuoi, ma chiedi alla Vergine Maria che ti dia l’amore per suo Figlio. L’amore a Cristo è l’unica verità, tutto il resto è vanità. Questo Avvento, chiedete alla Vergine Maria che vi dia forza per pregare il Rosario. Che il Rosario ci porti ad amare Cristo, ad amare i fratelli, a considerarci gli ultimi».
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Foto di Kiko Arguello
Un discorso di Benedetto XVI
Accogliendo l’equipe responsabile internazionale del Cammino Neocatecumenale, Benedetto XVI ebbe a dire:
La Beata Vergine Maria, che ha ispirato il vostro Cammino e che vi ha dato la famiglia di Nazareth come modello delle vostre comunità, vi conceda di vivere la vostra fede in umiltà, semplicità e lode, interceda per tutti voi e vi accompagni nella vostra missione. Vi sostenga anche la mia Benedizione, che di cuore imparto a voi e a tutti i membri del Cammino neocatecumenale sparsi nel mondo.
Aula Paolo VI
Lunedì, 17 gennaio 2011 Fonte
La patrona di Spagna però non è l’Immacolata come dice. È la Virgen del Pilar.
Anche con il titolo di Immacolata Concezione è patrona della Spagna. Insieme a San Giacomo e Santa Teresa d’Avila
[…] Sessanta anni fa l’apparizione della Vergine Maria a Kiko Argüello ispirò la nascita del Cammino… 20+C+M+B+20 Benedizione della casa nel giorno dell’Epifania […]