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Ecco arrivano i Re Magi!

Le tradizioni dell’Epifania nel Cammino Neocatecumenale

I figli dei fratelli delle comunità neocatecumenali vivono il tempo di Avvento in preparazione al Natale guidati dai genitori e dai didascali. Nei vari incontri i bambini imparano i canti natalizi e scoprono il presepe con i suoi molteplici personaggi. Prima, però, della fine delle vacanze di Natale per tutti c’è un appuntamento in parrocchia immancabile: l’arrivo dei Re Magi.

L’evento è tanto atteso dai bambini. Banalmente perché è il momento per consegnare la letterina con la richiesta dei regali per l’Epifania, ma la creatività nel preparare i costumi e il dialogo con i Re Magi, suscita nei bambini una grande curiosità verso questi uomini importanti, che vengono dall’Oriente lontano, per adorare Gesù Bambino.

Chi sono i Re Magi?

I Magi appartenevano ad una casta sacerdotale persiana, cui veniva riconosciuta molta autorevolezza ed una profonda spiritualità. Erano apprezzati per le loro virtù, tra le quali la severa educazione impartita ai giovani e il culto della giustizia e della verità. [Se vuoi approfondire: La geopolitica dei Magi]. Il vangelo di Matteo non indica i loro nomi e nemmeno che fossero tre, ma dice che portarono oro, incenso e mirra e che venivano dall’Oriente seguendo una stella.

Perchè portano oro, incenso e mirra?

Il dialogo con i Re Magi è l’occasione per spiegare ai bambini la profezia racchiusa nel significato dei doni: oro, incenso e mirra, infatti, svelano e significano le caratteristiche di Gesù Bambino. L’oro per la discendenza regale dalla stirpe di Davide, l’incenso per la natura divina e la mirra, erba medicale, per la natura umana, prefigurandone anche la morte da re (INRI).

La guida della stella

I Magi hanno seguito la stella. Attraverso il linguaggio della creazione hanno trovato il Dio della storia. Certo, il linguaggio della creazione da solo non basta. Solo la Parola di Dio che incontriamo nella Sacra Scrittura poteva indicare loro definitivamente la strada. Creazione e Scrittura, ragione e fede devono stare insieme per condurci al Dio vivente. Si è molto discusso su che genere di stella fosse quella che guidò i Magi. Si pensa ad una congiunzione di pianeti, ad una Super nova, cioè ad una di quelle stelle inizialmente molto deboli in cui un’esplosione interna sprigiona per un certo tempo un immenso splendore, ad una cometa, e così via. Continuino pure gli scienziati questa discussione. La grande stella, la vera Super nova che ci guida è Cristo stesso. Egli è, per così dire, l’esplosione dell’amore di Dio, che fa splendere sul mondo il grande fulgore del suo cuore. E possiamo aggiungere: i Magi d’Oriente di cui parla il Vangelo di oggi, così come generalmente i Santi, sono diventati a poco a poco loro stessi costellazioni di Dio, che ci indicano la strada. In tutte queste persone il contatto con la Parola di Dio ha, per così dire, provocato un’esplosione di luce, mediante la quale lo splendore di Dio illumina questo nostro mondo e ci indica la strada. I Santi sono stelle di Dio, dalle quali ci​ ​lasciamo guidare verso Colui al quale anela il nostro essere.

BENEDETTO XVI – Omelia nella Solennità dell’Epifania del Signore – fonte

I nomi dei Magi: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre

Marco Polo, nel Milione, riporta i nomi attribuiti nella tradizione ai Magi che arrivarono a Betlemme per adorare il bambino: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre.

Il canto dei bambini

Le celebrazioni con i bambini per l’arrivo dei Re Magi hanno una colonna sonora consolidata. Il canto I bambini di Betlemme ha segnato l’infanzia di tanti di noi che lo abbiamo cantato.

L’arrivo dei Magi alla Domus Galilaeae

Da anni, nel giorno dell’Epifania del Signore, i fratelli del centro internazionale Domus Galilaeae, gestito dal Cammino Neocatecumenale sul Monte delle Beatitudini, invitato ebrei e arabi cristiani per una celebrazione con l’arrivo dei Magi.

«Abbiamo avuto l’idea di fare un incontro di amicizia invitando i vicini di casa, gli ebrei dei kibbutz e delle cooperative dei dintorni. È un’esperienza che ripetiamo ormai da anni. Penso che questo possa aiutare il rapporto tra Chiesa e mondo ebraico» ha spiegato don Rino Rossi, responsabile della Domus Galilaeae. I «vicini di casa» si sono mostrati contenti dell’accoglienza.

Le reliquie dei Re Magi a Colonia

Si vuole che i Magi siano morti a Gerusalemme, dove erano tornati, dopo la crocefissione di Gesù, per testimoniare la fede. E che le loro spoglie siano state trovate da sant’Elena nel ambito del suo recupero di reliquie importarti. Le avrebbe fatte trasferire a Costantinopoli e in seguito l’imperatore ne fece dono a Eustorgio. Questi le trasportò, assieme al pesante sarcofago, su un carro trainato da buoi. Dopo un lungo e avventuroso viaggio, giunto all’ingresso nella città, il carro sprofondò nel fango e non fu possibile rimuoverlo. Eustorgio vide nell’incidente un segno divino e fece erigere in quel luogo una basilica che custodisse i preziosi resti.

Federico Barbarossa, ottenuta la resa di Milano, nel 1164 ordinò al suo consigliere Reinald von Dassei, che era anche arcivescovo di Colonia, di impadronirsi delle reliquie. E queste finirono nella cattedrale della città tedesca, come per rafforzare la corona imperiale.

Sul finire degli anni ’80 le reliquie di Colonia furono sottoposte a esami scientifici: i tessuti sono di tre stoffe distinte, due di damasco e una di taffettà di seta, tutte di provenienza orientale e databili tra il II e il IV secolo.

Oro, incenso e mirra sul Monte Athos

Alcune reliquie dei Re Magi sono conservate nel monastero di Aghios, sul Monte Athos. Si tratta piú specificamente delle reliquie ritenute i doni che i Re Magi portarono al Messia: oro, incenso e mirra. L’oro è sotto forma di 28 oggetti tipo ciondoli, quadrati, rettangolari e triangolari finemente decorati di 5×7 centimetri di grandezza. Secondo gli studiosi, sono manufatti persiani risalenti a più di 2000 anni fa. L’incenso e la mirra sono sotto forma di circa 70 perle semisferiche oscure della grandezza di un’oliva. [Le altre reliquie dei Re Magi]

La benedizione della casa nel giorno dell’Epifania

Il giorno dell’Epifania è auspicabile, nel corso di una celebrazione domestica, fare la benedizione della casa nel giorno dell’Epifania, come spiegato nell’articolo.

Avvistamento dei Magi nelle comunità neocatecumenali

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Giovanni Nocera

Ho pensato e curo personalmente Shema.it dal 2018, per raccogliere e raccontare notizie sulla nuova evangelizzazione promossa dal Cammino Neocatecumenale.

Sono sposato e padre di tre bambini. Nato ad Agrigento, vivo a Roma da più della metà della mia vita.

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